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Il percorso, promosso dall’ateneo catanese e dall’Asp Catania, ha coinvolto oltre 100 studenti dell’IIS “Fermi-Eredia”
Migliorare il proprio benessere e soprattutto la salute dei giovani coniugando la sfera ambientale con quella relazionale. È un obiettivo che oltre 100 studenti dell’IIS “Fermi-Eredia” di Catania hanno raggiunto grazie al progetto “Io Cittadino Terrestre” promosso dall’Area della Terza missione dell’Ateneo catanese e dall’Ufficio Educazione alla salute del Distretto sanitario Asp di Catania.
Un progetto di educazione ambientale che ha permesso di approfondire il rapporto Uomo-Natura e i benefici per le relazioni interpersonali tramite l’esperienza emozionale vissuta all’interno degli ambienti naturali.
Molti degli studenti, infatti, hanno potuto vivere alcuni momenti a contatto con la natura, in particolar modo in alcune delle sette aree protette gestite dall’Università di Catania raccontando ai loro compagni la loro esperienza nelle riserve naturali integrali “Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio” di Melilli nel Siracusano e al “Complesso Immacolatelle e Micio Conti” di San Gregorio di Catania e i benefici che hanno provato migliorando la sensazione di benessere fisico ma anche la propria salute con lunghe camminate all’aperto.
“Io Cittadino Terrestre” - nato nel ben più ampio progetto di educazione ambientale “ScuolAmbiente” dell’ateneo catanese – è finalizzato anche alla promozione nelle nuove generazioni della consapevolezza e sviluppo delle proprie capacità emotive e sociali con l’obiettivo di potenziare un bagaglio cognitivo e di esperienze mirato anche alla protezione da eventuali comportamenti a rischio.
A conclusione del percorso gli studenti, nei giorni scorsi, nell'aula magna dell'istituto, hanno presentato il risultato di mesi di lavoro svolto con i docenti sottolineando l’importanza di salvaguardare il benessere delle persone e la salute del pianeta dalle diverse minacce.
«In particolar modo gli studenti hanno sottolineato, nei loro lavori, la presenza di microplastiche nei cibi e gli effetti dell’inquinamento ambientale sull’uomo proponendo anche delle best practice quotidiane – spiega la dott.ssa Emilia Musumeci dell’Area della Terza missione dell’Università di Catania -. Altri studenti, invece, si sono soffermati su aspetti più personali e emotivi come le diversità dei singoli cosi come la natura è Bio-Diversità oppure immaginare la classe come un ecosistema naturale in cui ogni alunno è un componente essenziale per la crescita delle competenze emotive di tutta la classe”.
Un progetto realizzato grazie al prezioso contributo della dirigente scolastica prof.ssa Maria Giuseppa Lo Bianco e delle referenti - Marina Ansaldi, Lucia Fronterrè, Santina Monaco, Lucia Petrullo e Gaetana Viscuso dell’IIS “Fermi-Eredia” e della dott.ssa Marina Intelisano per l’Ufficio alla salute dell’Asp di Catania.
In foto un momento della presentazione di alcuni studenti