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Si è conclusa la nona edizione della Scuola internazionale ISMES IX “Materials for Energy and Sustainability”
Una società sempre più green, etica e ecologica. Un tema sempre più al centro di grandi dibattiti, livello globale e locale, e soprattutto delle agende dei governi dei principali paesi del mondo che guardano a programmi basati soprattutto sull’utilizzo di fonti di energia pulite.
E su questo tema si sono confrontati, nei giorni scorsi, oltre 40 dottorandi provenienti da diversi paesi dell’Europa e dell’Africa, dagli Stati Uniti e da Israele in occasione della nona edizione della Scuola Internazionale ISMES IX “Materials for Energy and Sustainability”.
Una “summer school” - organizzata dal prof. Antonio Terrasi del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” dell’ateneo catanese e ospitata dalla Scuola Superiore di Catania – che ha registrato la presenza di numerosi docenti provenienti da università e centri di ricerca italiani ed esteri di grande prestigio come David Ginley (National Renewable Energy Laboratory, USA), Anke Weidenkaff (Fraunhofer IWKD, Germania), Ryan O’Hayre (Colorado School of Mines, USA), Peter Birkner (House of Energy, Germania), Anna Semenova (Northvolt, Svezia), Vanni Lughi (Università di Trieste), Salvo Vasta (CNR-ITAE, Messina), Cosimo Gerdardi e Daniele Consoli (Enel Green Power).
In foto un momento dell’incontro al Palazzo centrale tra il rettore Francesco Priolo e alcuni docenti della Scuola ISMES IX. Da sinistra Ryan O’Hayre (Colorado School of Mines, USA), Anke Weidenkaff (Fraunhofer IWKD, Germania), David Ginley (National Renewable Laboratory, USA), Francesco Priolo (rettore dell'Università di Catania), Anna Semenova (Northvolt, Svezia), Antonio Terrasi (Università di Catania)
Tra i temi trattati il riscaldamento globale della Terra, la produzione e l’utilizzo di Idrogeno verde, la conversione dell’energia solare, l'energia geotermica, l'energia nucleare di ultima generazione, le celle a combustibile e le batterie per la mobilità sostenibile. Oltre alle lezioni frontali, gli studenti hanno effettuato una sessione pratica sulla produzione di idrogeno e sul disassemblaggio delle batterie, sperimentando in prima persona le fasi più semplici di queste tecnologie.
Gli stessi studenti sono stati poi suddivisi in Teams per realizzare lavori di gruppo sulle energie rinnovabili e poterli presentare al termine della Scuola. Un importante valore aggiunto è stata la visita all’Innovation Hub & Lab di Enel Green Power di Passo Martino (da sempre al fianco dell’Università di Catania), dove gli studenti hanno potuto toccare con mano la ricerca industriale su larga scala.
Ad aprire i lavori della scuola il rettore Francesco Priolo, il presidente della Scuola Superiore di Catania Daniele Malfitana e il vicedirettore del Dipartimento di Fisica e Astronomia Giuseppe Angilella. Una delegazione di docenti è stata ospitata dal rettore al Palazzo centrale e al Museo dei Saperi e delle Mirabilie.
La Scuola è stata realizzata sotto l’egida della Materials Research Society, della European Materials Research Society, della Scuola Superiore di Catania e del Consorzio Cometa, con il prezioso aiuto di Enel Green Power e dell’Ersu di Catania.
Nata nel 2010 nel prestigioso Centro "Ettore Majorana" di Erice, la scuola è stata poi estesa anche agli Stati Uniti dal 2015 ed è rivolta principalmente a studenti di dottorato in scienza dei materiali, fisica, chimica ed ingegneria che vogliano addentrarsi nel mondo delle energie rinnovabili e sostenibili, con uno sguardo ampio alle diverse fonti energetiche, alla loro gestione ed impatto sulla società.
In foto i dottorandi e i docenti che hanno preso parte a ISMES IX alla Scuola Superiore dell’Università di Catania