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Oltre trenta stand, minitalk, dimostrazioni, visite guidate e conferenze. “Il senso della ricerca è innato nell’uomo e oggi Catania è qui a dimostrarlo” ha detto il rettore Francesco Priolo - Gallery fotografica
Un denominatore comune: la sostenibilità e il contrasto ai cambiamenti climatici. Oltre trenta stand, tantissimi studenti, docenti e ricercatori impegnati ad illustrare a cittadini e turisti le proprie ricerche in occasione della loro ‘festa’, la tradizionale “Sharper Night” che ha coinvolto 14 città italiane e promossa grazie alla Commissione europea nell’ambito della Notte europea dei Ricercatori.
Il “Villaggio della Scienza” (vai alla Gallery fotografica) si è riempito di visitatori sin dalle prime ore del pomeriggio e piazza Università è rimasta animata fino a tarda sera, nonostante la minaccia di un tempo incerto.
«Il senso della ricerca è innato nell’uomo – ha affermato il rettore Francesco Priolo, che ha anche fatto da ‘cicerone’ per una pattuglia di visitatori all’interno delle sale del rettorato e nel Museo dei Saperi e delle Mirabilie siciliane -, e oggi Catania è qui a dimostrarlo. Per tutta la serata, la Scienza e la Ricerca hanno richiamato tantissima gente, adulti e bambini, spinti da curiosità, entusiasmo e dalla voglia di scoprire cosa fanno i ricercatori catanesi, affollando gli stand o assistendo ai minitalk, alle dimostrazioni o alle conferenze in programma. Non c’è che dire: dopo due anni di pandemia, siamo tutti ritornati qui per celebrare una vera e propria festa della scienza».
Ospiti della manifestazione anche gli enti di ricerca tradizionalmente partner dell’ateneo – il Cnr, l’Inaf, l’Infn -, e la Polizia scientifica, che ha mostrato ai tanti interessati le sofisticate attrezzature e le accurate procedure che vengono impiegate sulla famosa ‘scena del crimine’. Per il resto, l’ateneo ha messo in mostra i suoi più preziosi ‘gioielli’, le intelligenze che ogni giorno operano nei vari dipartimenti, in aule e laboratori e che hanno intrattenuto il pubblico sui temi delle proprie ricerche di avanguardia: la lotta ai cambiamenti climatici, le telecomunicazioni per un ambiente intelligente sano e pulito, la difesa delle piante e la sostenibilità in agricoltura, i nanomateriali innovativi, le comunità energetiche, la plastica smart e il disinquinamento, la chimica degli alimenti, l’energia solare e i progetti per la difesa del mare. Ma anche le interazioni biomolecolari, la lotta ‘intelligente’ ai tumori, l’archeologia e i beni culturali, i polimeri e la stampa 3D, la fitodepurazione del suolo.
Il tutto coinvolgendo ‘grandi e piccini’ anche in esperimenti e giochi didattici, come si conviene ad un grande evento di divulgazione che promuove la ‘disseminazione’ dei risultati di progetti settoriali e interdisciplinari. Quasi 150 gli eventi realizzati che hanno animato diversi luoghi simbolo della scienza e della ricerca catanese come la Città della Scienza, l’Orto Botanico e i laboratori dei dipartimenti scientifici della Cittadella universitaria.
«La ricerca a Catania è da sempre protagonista e oggi ancor di più – ha spiegato la prof.ssa Alessia Tricomi, delegata alla Terza missione e coordinatrice della tappa catanese di Sharper Night -. Una ricerca sempre più al femminile, con una presenza sempre maggiore di ricercatrici nel rispetto del Gender Equality Plan dell’Università di Catania che valorizza la piena partecipazione di tutte le persone alla vita dell’ateneo. Catania crede nella ricerca egualitaria e paritaria e lo dimostra con i fatti». «Una ricerca, quella della sezione etnea dell’Inaf-Osservatorio Astronomico, sempre più internazionale e d’avanguardia – ha sottolineato la direttrice Isabella Pagano –. Siamo impegnati nella realizzazione di importanti strumentazioni per il futuro di grandi progetti come il telescopio di 39 metri, le grandi antenne per onde radio in Sudafrica e i satelliti per scoprire nuovi pianeti extrasolari».
Sull’importanza della ricerca e sui finanziamenti del Pnrr si sono soffermati – nel corso della tavola rotonda “Verso l’Infinito e oltre: ricerca e tecnologia per esplorare l’Universo” moderata dal giornalista di Rai Sicilia, Giuseppe Ardica e aperta dal rettore Francesco Priolo e dalla delegata alla Ricerca Alessia Tricomi – Adriano Fontana (dirigente di ricerca Inaf), Marco Pallavicini (vice presidente Infn), Isabella Pagano (direttrice Inaf-Osservatorio Astronomico) e Enrico Suetta (Chief Technical Officer Leonardo spa).
«Serate come queste dimostrano il grande interesse dei cittadini sulle problematiche scientifiche e l’importanza della ricerca per migliorare la vita di tutti noi oltre che dare risposte a misteri di cui ancora oggi siamo all’oscuro – hanno spiegato -. Il Pnrr consentirà di realizzare importanti azioni per il futuro della ricerca e per il Paese ».
Presente nella kermesse anche uno stand di Eunice e Reunice, le due alleanze internazionali di cui fa parte l’Università di Catania, insieme ad atenei partner di Germania, Francia, Polonia, Belgio, Spagna e Finlandia che hanno presentato – attraverso poster, flyer e video – le varie attività finora realizzate, tra cui anche il portale internazionale dei tirocini che offre opportunità a studenti, ricercatori e aziende, e la partecipazione di studenti e ricercatori catanesi al concorso dell’Università di Mons in Belgio “Le Mardi Des Chercheurs”.
Sharper Night, gli stand e i numerosi visitatori in piazza Università (foto di Marco Di Mauro)