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Lezione speciale per oltre duemila studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia
“Cosa abbiamo imparato dalla lezione del Covid-19?” Una domanda che oggi più che mai, è diventata ricorrente in ogni ambito della nostra quotidianità. Bisogna provare a fare chiarezza cercando di imparare da quella che di certo è stata una delle lezioni più difficili della storia.
È stata questa la premessa alla base del webinar “La lezione del Coronavirus: uno sguardo al futuro” promosso dall’associazione universitaria “La finestra” di Catania e il prof. Filippo Drago, ordinario Farmacologia clinica, nell’ambito delle attività didattiche elettive.
Numerosi gli studenti che hanno partecipato all’incontro, con oltre 400 adesioni sulla piattaforma informatica Microsoft Teams, e circa duemila visualizzazioni durante la diretta live, trasmessa sulla pagina dell’associazione e del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’ateneo catanese.
“Da quanto emerge dalla letteratura internazionale – spiega il prof. Filippo Drago - il numero e la tipologia degli studi avviati sugli interventi clinici nei confronti del COVID-19 sono numerosi. Si distinguono quelli svolti in Cina, dove la malattia è nata e dove sono state attivate procedure per analizzare l’efficacia della medicina tradizionale, quelli su farmaci divenuti famosi per il loro grande uso come il tocilizumab, e quelli su antichi farmaci rivalutati come la clorochina o su antivirali come il remdesivir, dichiarato recentemente dall’EMA efficace sulla malattia. Per quanto riguarda i vaccini, credo sia necessario applicare speciali interventi regolatori che consentano di valutare la sicurezza di questi prodotti nei tempi più brevi. È già in corso la produzione di vaccini da parte delle industrie farmaceutiche, e tra ottobre e novembre potremmo già avere 20 milioni di dosi come dichiarato dall’Università di Oxford. Ovviamente dobbiamo continuare ad essere prudenti e ricordare che si potranno correre rischi di varia natura, come quello dei movimenti no-vax. Ecco perché è un nostro dovere che la scienza si applichi per il benessere dell’umanità e l’avanzamento della conoscenza senza intromissioni di ordine ideologico”.
A trattare l’argomento, moderato dal prof. Drago e lo studente Maurizio Di Marco, consigliere del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, i docenti Antonella Agodi, che ha parlato dei modelli epidemiologici compartimentali, Aldo Calogero della prevalenza di genere come fattore di rischio e la dott.ssa Lucia Gozzo che ha spiegato come le procedure regolatorie si adeguano all’emergenza dovuta alla pandemia da Coronavirus.
“Con questa conferenza finisce il nostro percorso di approfondimento articolato su 3 incontri relativi al COVID-19 – spiega Carmelo Fiume, responsabile dell’area medica dell’associazione “La Finestra” – e che ha visto la presenza di numerosi studenti. Siamo pieni di entusiasmo e pensiamo già a nuove attività didattiche elettive, che ci auguriamo di poter fare ancora una volta con il prof. Drago che ringraziamo per la disponibilità e il supporto”.
Uno sguardo positivo verso al futuro dunque, con una maggiore consapevolezza e capacità di affrontare con più prontezza un’eventuale ritorno dell’emergenza.