Sito non più aggiornato
Il sito del nuovo organo ufficiale d'informazione d'ateneo è accessibile all'indirizzo www.unictmagazine.unict.it
Il sito del nuovo organo ufficiale d'informazione d'ateneo è accessibile all'indirizzo www.unictmagazine.unict.it
Lo sostiene il docente Paolo Castorina sulla base di una ricerca su modelli matematici
«In Sicilia la situazione relativa all’emergenza Covid-19 è in netto miglioramento, ma non bisogna assolutamente ridurre lo sforzo di contenimento. Se continuiamo così a fine aprile avremo solo pochi casi di contagio». È quanto sostiene Paolo Castorina, fisico teorico della sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e past-docente di Fisica teorica, modelli e metodi matematici dell’Università di Catania, sulla base dei modelli matematici che sta sviluppando per una ricerca online sul sito ArXiv in attesa di essere pubblicata su una rivista scientifica internazionale.
Il docente etneo prova anche a tracciare il futuro scenario della situazione in Italia e in particolar modo in Sicilia sulla base dei dati epidemiologici a disposizione.
«La situazione complessiva appare difficile perché molti Paesi sono partiti in ritardo con le misure di contenimento e di isolamento sociale, mentre l’Italia sta entrando in una fase di rallentamento. Vedremo nei prossimi giorni quanto è forte la riduzione del numero totale di contagiati e del numero dei contagiati giornalieri, a meno di sorprese dovute al numero di tamponi. Solo questo monitoraggio può far capire il possibile inizio della fase 2, dove verranno riviste alcune restrizioni in vigore» spiega il prof. Castorina che sta conducendo la ricerca insieme con Daniele Lanteri, dottorando in Fisica dell’Università di Catania finalizzata a descrivere l’andamento dell’epidemia in Cina, a Singapore, nella Corea del Sud e in Italia.
«Le analisi fatte sul numero di contagi, giornalieri e totali, non sono affidabili per descrivere il numero complessivo di persone contagiate perchè c'è un gran numero di asintomatici – spiega il prof. Castorina, che collabora anche con la Charles University di Praga -. Tuttavia i dati forniti dalla Protezione civile quotidianamente ci dicono in quale fase della diffusione del virus ci troviamo, perché quei dati tengono ovviamente conto della dinamica dei contagi tra portatori sani e contagiati con sintomi».
«Per quanto riguarda la fase 2, insieme con Daniele Lanteri, stiamo monitorando con attenzione il caso di Singapore dove, dopo un periodo di stasi della diffusione del virus, l'epidemia è ripartita con una crescita esponenziale – aggiunge il docente catanese -. Anche in Cina, sono estremamente preoccupati di una possibile ripartenza dovuta all'allentamento delle restrizioni».
«Il lavoro che oggi mi sembra più rilevante per coloro che si occupano di modelli matematici, è cercare di capire quali potrebbero essere gli effetti di un aumento della mobilità nella seconda fase, a livello regionale e nazionale» conclude il fisico teorico.
Nel grafico l'andamento dei nuovi contagi giornalieri in Sicilia dal 22 febbraio (nel grafico indicato con 0) ad oggi