Gli italiani e l’informazione durante il lockdown

Il notiziario scientifico della Tgr Rai, Leonardo, venerdì 29 maggio 2020 ha trasmesso un servizio riguardante i canali utilizzati dagli italiani per ricercare informazioni sull’epidemia da Coronavirus, durante i mesi del lockdown, prendendo spunto da una ricerca americana che ha misurato la capacità dei singoli Paesi a prevenire e a rispondere a una possibile pandemia.

Tra gli esperti intervistati nel corso del servizio, c’è il prof. Guido Nicolosi, docente di Comunicazione pubblica e sociale e presidente del corso di laurea magistrale in "Sociologia delle reti, dell'informazione e dell'innovazione" del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Catania (servizio dal minuto 7:00).

“L’Italia risulta in 31esima posizione nella classifica complessiva, mostrando criticità importanti in indicatori di tipo sanitario – ha commentato il prof. Nicolosi, autore di un articolo su questo stesso argomento dal titolo “Comunicazione istituzionale e gestione delle crisi” -. Ma la maggiore criticità emerge in un indicatore di ambito non sanitario, ossia la corretta comunicazione del rischio alla popolazione”.

“Nel mese di marzo – aggiunge – soltanto il 20% degli italiani si è affidato a informazioni istituzionali per cercare notizie sul Covid-19, ad aprile questo dato è sceso ancora al 15%. I social network invece hanno giocato un ruolo importante, facendo da cassa di risonanza, spesso di sentimenti negativi. In altri casi, si sono dimostrati un’importante arena di discussione. L’età media dei fruitori fa sì, comunque, che questi canali siano sempre più decisivi, e costituiscano una nuova frontiera per una comunicazione realmente efficace”.